sabato 1 giugno 2019

#LeOreconTolkien: un'avventura con "Il Signore degli Anelli"

"Three Rings for the Elven-kings under the sky,
Seven for the Dwarf-lords in their halls of stone,
Nine for Mortal Men doomed to die,
One for the Dark Lord on his dark throne
In the Land of Mordor where the Shadows lie.
One Ring to rule them all, One Ring to find them,
One Ring to bring them all and in the darkness bind them
In the Land of Mordor where the Shadows lie."


È ormai un po’ di tempo che Tolkien fa parte degli scrittori in pila sul comodino pronti per essere letti e divorati. Me lo sono ripetuta per un bel po’ di anni che mi chiedo il motivo per cui non abbia mai letto nulla di Tolkien prima, ma non credo troverò mai la risposta e, a questo punto, credo sia il caso di smettere di porsi la domanda.

Per chi fosse rimasto un po’ indietro, mi ripeto qui come ho fatto anche su Instagram. Il mio viaggio con J. R. R. Tolkien è iniziato senza che me ne rendessi conto quando ero piccola, sentendo la mia mamma parlare de Il signore degli Anelli come una delle prime letture fatte in inglese ai tempi dell’università. In seguito, si è aggiunto anche mio fratello e il mio momento sembrava non arrivare mai; poi, invece, ho iniziato io l’università e il mio percorso con i libri, la letteratura e lo studio critico di questa si è confermato. Tolkien è ha fatto il suo ingresso proprio durante un corso di letteratura comparata, durante il quale ho studiato un romanzo cavalleresco del ciclo arturiano, Sir Gawain e il Cavaliere Verde. Questo romanzo allitterativo tanto affascinante quanto misterioso di un autore apparentemente anonimo risale al tardo XIV secolo ed è stato un importante oggetto di studio del professor Tolkien. È così che ho scoperto un lato accademico di questo grande scrittore che fino al quel momento mi era del tutto sconosciuto.

Se mi segui da un po’ di tempo ormai, probabilmente saprai che ho l’abitudine di conoscere i grandi scrittori in maniera inusuale, ovvero iniziando a leggere le opere minori per poi avvicinarmi pian piano a quelle più conosciute e importanti. Con Tolkien ho fatto lo stesso e sono finita subito sulla saggistica: la prima raccolta che ho letto è stata Il Medioevo e il Fantastico (Bompiani, 2003) a cui è seguita una piacevolissima e tenera lettura di Lettere da Babbo Natale (Bompiani, 2017), che ho recensito sul blog in occasione delle letture a tema natalizio. Il mese scorso, invece, è stato il turno di Lo Hobbit (versione annotata, Bompiani, 2012), del quale ho parlato qui.

#LeOreconTolkien è nato proprio mentre stavo portando a termine la lettura de Lo Hobbit quando ho capito che fosse giunto il momento di fare il grande passo e di leggere Il Signore degli Anelli.
Da oggi 1 giugno 2019, chi vorrà potrà unirsi a me nella lettura del primo libro, La compagnia dell’Anello e accompagnarmi in questa nuova avventura con hobbit, nani, elfi e uomini della Terra di Mezzo.

Quale edizione si leggerà?
Il mio senso da studiosa appassionata e un regalo inaspettato per la laurea hanno contribuito in maniera decisiva a far pendere l’ago della bilancia verso un’edizione in lingua inglese. Il mio viaggio nella Terra di Mezzo inizierà e terminerà con il cofanetto della HarperCollins del 2005, i cui testi sono curati da Douglas Anderson – lo stesso curatore dell’edizione annotata de Lo Hobbit – e corredati da specifiche sul testo e una Reader’s Companion con le appendici scritte dallo stesso Tolkien. Coloro che decideranno di seguirmi hanno piena libertà di scelta sull’edizione e sulla lingua, ma voglio aiutarti. Qui di seguito, dopo attente ricerche, ho selezionato le edizioni e traduzioni italiane migliori, così che nulla si perda di questa lettura.

Esistono due traduzioni de Il Signore degli Anelli: una, realizzata da Vicky Alliata e Quirino Principe degli anni ‘70 e un’altra risalente al 2003. Quest’ultima è la stessa appena citata ma ha subito delle importanti modifiche da parte della Società Tolkeniana Italiana (STI). Al momento, dopo attente ricerche e quesiti posti a chi Tolkien lo studia e lo legge da anni, la traduzione migliore è - come sempre - quella più recentemente rivista, ergo, quella del 2003. Si vocifera che per Natale di quest’anno dovrebbe uscire la nuova traduzione realizzata da Ottavio Fatica, ma al momento ancora è lontana dai nostri occhi.

Per quanto riguarda l’edizione che ti consiglio, dopo attente ricerche ti trovi anche qui con due scelte: per i più curiosi e appassionati di edizioni speciali, si può optare per Il Signore degli Anelli - Illustrato da Alan Lee, impreziosito da una mappa per seguire con attenzione Frodo nel suo impervio viaggio non solo attraverso le pagine. Per chi non volesse portarsi dietro un tomo del genere o spendere una cifra un po’ elevata, esiste la versione non illustrata ma altrettanto valida, quella Bompiani del 2017 che puoi trovare anche in versione digitale. Entrambe le edizioni contengono la traduzione rivista dalla STI del 2003.

Come porterò avanti il viaggio?
La lettura de Il Signore degli Anelli sarà, naturalmente, accompagnata dalle mie impressioni su tutti i canali social del blog. In aggiunta, potrai seguire la lettura anche attraverso articoli di approfondimento qui sul blog, che pubblicherò a scaglioni e che riguarderanno curiosità sul romanzo, la sua storia editoriale, i problemi della traduzione italiana, le varie edizioni in commercio e spero molto altro.

Se vuoi unirti a me in questa piccola ma importante avventura, basta solo acquistare il libro, se non ne sei già provvisto, e iniziare la lettura. Puoi unirti oggi, domani o quando preferisci tu e condividere con gli altri la tua esperienza di lettura su Instagram (o altri canali social) con l’hashtag #LeOreconTolkien.

Buona lettura e buon Tolkien a tutti!
Francesca, Le ore dentro ai libri.

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