domenica 23 dicembre 2018

dicembre 23, 2018

Letture sotto l'albero - tre libri per quattro lettori

Buongiorno lettore e lettrice e buon inizio feste!

In attesa del terzo articolo sul confronto letterario (clicca qui per il primo e qui per il secondo) sul quale sto lavorando -giuro-, arriva in occasione delle feste natalizie l'atteso appuntamento con le Letture sotto l'albero.


L'anno scorso avevo improntato il nostro percorso su quattro letture che si adattassero al meglio all'atmosfera natalizia che rende un po' tutti più buoni - non tutti, alcuni rimangono i Grinch della situazione -. Quest'anno, invece, il nostro viaggio sarà un po' diverso: parto dalla doverosa premessa che in questi ultimi mesi ho fatto molta fatica a leggere libri che non fossero per l'università e che quindi le letture a tema natalizio hanno trovato poco spazio tra i mille impegni letterario-universitari dell'ultimo periodo. In ogni caso, non sono mancati i libri giusti per prepararsi all'atmosfera natalizia anche se, questa volta, si aggiungono alla lista dei libri che non avevo preso in considerazione. Da suggerimenti sparsi di qualche lettore e lettrice come te, sono giunta alla conclusione che quest'anno, le letture sotto l'albero saranno dei consigli di lettura e per gli acquisti con il fine rendere il Natale un po' più libresco e speciale non solo per te ma anche per chi ti sta vicino. Si tratta di libri che ho letto e amato e libri che ho regalato a chi voglio bene.

Doverose premesse e spiegazioni concluse, perciò passiamo ai libri!

Per il lettore natalizio

Abbiamo tutti un amico, un'amica o un familiare che non riesce a fare a meno di leggere un libro a tema con il periodo, che sia Natale, Halloween, l'estate o la primavera. Nel caso in cui nemmeno tu riesca a fare a meno di questa preparazione libresca in vista di un evento come, in questo caso, il Natale, ho qui pronti per te alcuni titoli che potrebbero aiutare.


Nel 2016, Iperborea ha avuto un'idea perfetta per preparare i suoi lettori al Natale pubblicando uno dei romanzi considerati il A Christmas Carol nordico. Sto parlando de Il pastore d'Islanda di Gunnar Gunnarson, che ho regalato a mio padre proprio due anni fa per Natale per farlo avvicinare piano piano al mio mondo di letture e di studi - visto che studio letterature nordiche -. Come le saghe islandesi, anche Il pastore d'Islanda si struttura come un cammino di uno per diventare, alla fine, il cammino di tutti, una parabola universale che, in questo caso, è avvolta da un clima rigido e nevoso e spesso sconosciuto ai lettori italiani.


Per questo Natale non posso lasciare da parte una casa editrice alla quale sono molto legata e che pubblica sempre storie magiche confezionate con una grafica meravigliosa. Anche quest'anno, Antonella, Lorenzo e Alessandro di ABEditore si sono barcamenati nella pubblicazione di un nuovo blocco di Imbustastorie, questa volta tutto tematico. Le quattro nuove bustine contengono racconti che vi faranno fare un vero viaggio tematico: dalla magia al doppio, passando per l'incubo e il sogno. Incontriamo autori come Charles Dickens, Marcel Schwob, Franz Kafka o Virginia Woolf ma visto che per ogni bustina si trovano ben cinque racconti, gli autori da scoprire sono molti altri. Insomma, una lettura perfetta da fare sotto le feste quando l'occhio è appesantito dagli abbondanti pranzi con parenti e amici e la mente non riesce a concentrarsi per troppo tempo. Un regalo meraviglioso e un'escamotage per chi non sente di poter andare a colpo sicuro con un romanzo specifico. Queste storie sono perfette per tutti i gusti.

Tornando al Natale come tema principale delle storie, la Bottega dei Traduttori - la stessa che ha collaborato con ABEditore per l'Imbustastorie - ha pubblicato una raccolta di racconti da culture e mondi differenti che mostrano il Natale con occhi diversi dai nostri. Gli autori inseriti nella raccolta sono tanti e anche conosciuti e ogni racconto è illustrato da un disegnatore professionista. Una tenera raccolta di letture da leggere la sera per rilassarsi e godersi a pieno l'atmosfera che solo il Natale può sprigionare.

Per il lettore letterario

Si sa, di lettori ce ne sono di tutti i tipi, anche chi, come la sottoscritta, non può fare a meno della Letteratura - quella con la L maiuscola - e di libri che parlano di libri, di scrittura e di lettura.


Il primo consiglio è un libricino che, sfortunatamente, non è stato ancora tradotto in italiano e che perciò devo proporti in inglese. Si tratta di The Travelling Companion di Ian Rankin, scrittore scozzese innamorato dei suoi territori e in particolare di Edimburgo e autore di una serie di romanzi polizieschi di successo. Lo sai, io non sono una lettrice di gialli o polizieschi - zia Agatha è la sola eccezione - ma con Ian Rankin sono riuscita ad iniziare, finire e farmi quasi piacere Resurrection Men. Rankin non è solo uno scrittore di gialli perché le sue storie non sono mai banali né fisse sul tema dell'indagine. The Travelling Companion, infatti, è un racconto di poche pagine in cui Rankin, lettore appassionato di Robert Louis Stevenson, costruisce una storia attorno ad un dottorando ossessionato dallo scrittore di Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Dopo la visita di un collezionista che afferma di avere il manoscritto originale del romanzo più famoso di Stevenson e del racconto mai pubblicato dal titolo The Travelling Companion, per Ronald Hastie inizia una ricerca esasperata che lo porterà molto lontano da se stesso e una conclusione decisamente inaspettata, non solo per lui ma anche per il lettore.


Un regalo che ho ricevuto a novembre e che ho letto con molto piacere è The Gifts of Reading di Robert Mcfarlane, anche questo non tradotto in italiano. Ci sarà una congiura contro i libri belli?
Al contrario degli altri libri consigliati, questo piccolo tesoro scritto da Mcfarlane non è un romanzo e nemmeno un racconto, bensì un saggio sulle gioie della lettura e sull'importanza che i libri possono avere nella vita di ognuno. Il punto di vista affrontato è quello personale di Macfarlane - professore di letteratura inglese a Cambridge - che include anche un percorso di crescita e di riscoperta dei piaceri della lettura. La bellezza di questo piccolo pamphlet - se così vogliamo chiamarlo - è la rilevanza che dà al legame tra i libri e i rapporti tra le persone, perché è vero che i leggere ci aiuta ad estraniarci dal mondo, ma è altrettanto vero che i libri siano un preziosissimo punto di incontro tra le persone.


L'ultimo - ma non ultimo - libro della categoria racchiude in realtà più volumi. Sto parlando dei libri che raccolgono la serie di interviste dal nome Writers at Work della The Paris Review, una rivista letteraria statunitense. Raccolte e pubblicate in inglese inizialmente dalla Penguin (ora da Canongate Books se non erro) e in italiano da Fandango Libri, queste interviste sono un elemento imperdibile nella libreria di un appassionato di letteratura, scrittura e storia della letteratura. Non sono rielaborazioni, saggi o simili, ma vere e proprie interviste riportate su carta a scrittori del calibro di William Faulkner, Truman Capote, T. S. Eliot, Ezra Pound, Philip Roth, John Steinbeck, Alberto Moravia e molti altri. Le raccolte partono dalla seconda metà del secolo scorso per arrivare fino ai giorni nostri, un patrimonio culturale che non ci si può far scappare.

Per il lettore bambino


Un libro che sicuramente ti sorprenderà perché forse poco conosciuto ai più è Roverandom di J. R. R. Tolkien, il padre della Terra di Mezzo e uno studioso di letteratura di tutto rispetto. Edito in inglese da Harper&Collins e in italiano dall'ormai fedele e tolkeniana Bompiani, questo breve racconto è stato scritto da Tolkien per suo figlio Michael dopo che questi aveva perso il suo giocattolo a forma di cane preferito. Storia di un cagnolino, Rover, che viene trasformato in un giocattolo da uno stregone, il racconto diventa una vera e propria quest del piccolo Rover attraverso mondi fantastici, come la luna o l'isola dei cani, per recuperare la propria identità e tornare un cane vero. Un'ottima lettura sia per grandi - appassionati di Tolkien e simili, aggiungerei - che per piccini.


Non potevo non consigliare un libro della tradizione svedese: dopo Astrid Lindgren, Ulf Stark vince il titolo dell'autore più importante di letteratura per bambini in Svezia, in particolare grazie ad un libro dal quale è stato tratto un film che viene trasmesso ogni anno sotto le feste natalizie in tutte le case svedesi: Sai fischiare Johanna? è una piccola e tenera storia sul legame tra nonni - anche in affitto - e nipoti che farebbe sciogliere il cuore anche al Grinch più odioso di tutti.

Se invece il nostro lettore è un po' più esigente e non si accontenta dei quattro capitoli di Ulf Stark, possiamo orientarci su un altro classico della letteratura per bambini, Storie proprio così di Rudyard Kipling, contenute però nel piccolo mondo ABEditore sotto il titolo Il libro delle bestie. Perché non scoprire il motivo per cui, secondo Kipling, l'elefante ha una proboscide così lunga o quale sia stato il risultato di un tentativo di mimetizzazione del leopardo? Meravigliosamente illustrate in questa nuova edizione, queste storie di stampo fantastico e spesso umoristiche non possono proprio mancare tra le letture da fare in panciolle davanti ad un camino...o un termosifone bello caldo se il camino, come me, non lo avete!

Per il lettore forte


Capiamoci, il lettore forte non è colui che riesce a sollevare più di otto libri con un braccio solo, o per lo meno non solo quello. Il lettore forte è colui che si sente pronto e capace di affrontare delle letture alquanto complicate e ingegnosamente strutturate da autori il cui fine non era proprio quello di far rilassare il lettore. La bellezza di questi libri, però, è che nonostante le difficoltà che si possono riscontrare, regalano alla fine un'esperienza di lettura che non si scorderà mai più.

Con cinquecento e passa pagine intrise di un'epopea familiare, La casa della moschea di Kader Abdolah è un libro che potrebbe riservare delle sorprese non da poco. Abdolah ritorna, forse con nostalgia, al panorama familiare di quella che una volta si chiamava Persia e che lui, autore iraniano e rifugiato politico in Olanda, conosce molto bene. L'Islam che viene presentato al lettore è intimo, una religione umana praticamente sconosciuta agli occhi di molti e che accompagna le avventure, anche drammatiche, di un'influente famiglia locale.


Non posso non citare, ora, uno dei libri migliori che abbia letto quest'anno: L'urlo e il furore di William Faulkner, un romanzo corale diviso in quattro sezioni che a fine lettura lascerà te - o la persona a cui lo regalerai - con la sensazione di aver ricevuto in dono uno dei capolavori della letteratura contemporanea. Perché sì, per quanto se ne dica, questo romanzo, che ruota attorno alle tragiche vicende della famiglia Compson, si carica di una profondità emotiva e universale a tutti gli uomini poco eguagliate da altri libri. Quattro sezioni, quattro personaggi diversi, quattro voci che ruotano attorno e raccontano, a modo loro, un unico evento legato ad un personaggio al quale Faulkner non dà voce: Caddie Compson.

Aggiungo alla lista un romanzo che mi è stato regalato da poco e che desideravo ardentemente da qualche mese: Stoner di John Williams, un libro che per me è legato all'amicizia con Sara (The Nerd Writer), che lo ha letto e se ne è innamorata. La storia di William Stoner è una storia apparentemente semplice ma nasconde un'intensità che Sara mi ha saputo trasmettere con pochissime parole molto profonde. Questo romanzo ha tutte le carte in regola per entrare nell'albo dei capolavori della letteratura contemporanea e visto che mi è stato più volte ripetuto di leggerlo - anche e soprattutto perché ho amato Uomini e topi di Steinbeck - non posso che fare altrettanto con te.

Non credo che ci sia più nient'altro da dire se non che ti auguro di passare delle feste serene, in compagnia delle persone che ti fanno stare bene e ti rendono felici. Ah, quasi dimenticavo...buone letture e anche buoni acquisti dell'ultimo momento!

A presto,
Francesca, Le ore dentro ai libri.

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