martedì 30 gennaio 2018

gennaio 30, 2018

L'altro lato di Arthur Conan Doyle: "Danger! E altre storie"

Buongiorno e buon martedì! Finalmente sono riuscita a scrivere una delle recensioni che avevo in arretrato e sono contentissima che la prima dell'anno sia proprio su Danger! E altre storie di Arthur Conan Doyle. Un libro inedito in Italia che non può mancare nella tua libreria. Buona lettura!

Autore: Sir Arthur Conan Doyle
Titolo: Danger! E altre storie
Titolo originale: Danger! And Other Stories
Edizione: ABEditore, 2017
Traduzione: Valentina Avallone

Recensione: 

Questo è decisamente un periodo di racconti che è iniziato proprio con questa raccolta firmata ABEditore. Ho avuto questo libro tra le mani per un po' di tempo e, dopo una piccola difficoltà iniziale, l'ho finito in un battibaleno.

Nel momento in cui ho deciso di scriverne la recensione, mi sono trovata con pochissimo materiale a disposizione, per due motivi: primo, non avendo mai letto nulla di Arthur Conan Doyle prima d'ora - nemmeno Sherlock Holmes, lo ammetto... - non ho modo di fare confronti con opere più conosciute; secondo, questa raccolta sembra essere alquanto sconosciuta sia nel mondo anglosassone che, soprattutto, in quello italiano. Ottima idea, perciò, quella di Valentina Avallone di aver proposto la raccolta alla casa editrice che le ha dato questa dignitosissima e spaventevole nuova veste italiana.

Questa raccolta di racconti viene pubblicata per la prima volta nel 1918 e comprende ben quattordici short stories di vario genere. Dopo averle lette tutte posso dire che ce ne sono state alcune che ho gradito particolarmente e che ho deciso di raccontarti nel dettaglio prima di passare ad una panoramica generale della raccolta.

Danger! Being the log of Captain John Sirius (it. Pericolo! Dal diario di bordo del Capitano John Sirius), il primo racconto che viene presentato al lettore dà il nome alla raccolta ed è uno scritto molto interessante per la sua storia. Il racconto, come annuncia il titolo, viene narrato dal capitano Sirius a capo della flotta di sottomarini del piccolo stato di Nordland e mette in scena con crudezza e ironia la disfatta totale dell'Inghilterra durante la guerra. Il racconto entra a far parte di quella narrativa di invasione che si era sviluppata negli anni antecedenti il primo conflitto mondiale e che ipotizzava l'intrusione dei nemici nel periodo di guerra. La particolarità del racconto di Doyle è il punto di vista esterno al paese invaso, quello del nemico che osserva e commenta senza pietà - ma con logica - il crollo dell'avversario. La scelta non è per niente casuale, perché lo stesso autore aveva strutturato il testo in modo da allarmare lettori e leader politici riguardo la delicata e instabile situazione dell'Inghilterra in fatto di difesa militare. E', quindi, davvero il nemico che viene da fuori il vero pericolo per Doyle? Conan Doyle fu lungimirante, preciso e geniale nel sottoporre all'attenzione dei suoi lettori un racconto di questo genere.

Un racconto che mi è piaciuto moltissimo è stato, senza ombra di dubbio, L'orrore delle altezze (ing. The Horror of the Heights). E' una storia di evidente stampo fantascientifico, originale nella sua struttura e nella scelta degli elementi che lo rendono affine a quel genere letterario. Si immagina una giungla nell'atmosfera abitata da creature dall'apparenza strana e di dimensioni gigantesche, pericolose per chiunque provi ad avvicinarvisi. La storia è riportata attraverso lo stratagemma del ritrovamento di un manoscritto o, in questo caso, di un frammento scritto dal protagonista, Mr. Joyce-Armstrong, scomparso tragicamente durante un volo di ricognizione molto misterioso. 

Ti avevo annunciato che la raccolta propone diversi generi letterari, perciò passiamo dalla fantascienza al racconto dell'orrore sulle orme delle storie ottocentesche firmate Edgar Allan Poe o Robert Louis Stevenson con Il chirurgo di Gaster Fell. Lo studioso James Upperton decide di trascorrere del tempo in pace e tranquillità nella pensione di Kirkby-Malhouse, nello Yorkshire, città che si presenta sin sa subito "tetra e spazzata dal vento, aspre e proibitive sono le colline su cui sorge." Così il lettore viene subito rimandato all'idea di un racconto nebbioso, ambiguo e misterioso come poi si rivelerà una volta che il chirurgo di Gaster Fell farà visita a Upperton avvertendolo dei pericoli che si celano in agguato tra quelle colline. La presenza della misteriosa Miss Eva Cameron rende l'atmosfera ancora più tesa e carica di elementi che, apparentemente, non hanno nulla a che fare tra loro. Il finale mi ha lasciata di stucco: ero sicura di averne capite le modalità ma mi sbagliavo sulla rivelazione del mistero. Originale ed inquietante!

Il mio preferito, però, rimane sicuramente Cosa accadde (ing. How It Happened), una storia che mi ha ricordato molto la serie televisiva The Twilight Zone (Ai confini della realtà) presentata da Rod Sterling. Il racconto di Doyle spiega, come anticipato dal titolo, cosa accade la sera di un incidente stradale che coinvolge proprio il protagonista e narratore della storia. E proprio come nelle puntate della serie televisiva americana, lo switching ending ribalta completamente le carte in tavola anche nel racconto facendo venire al lettore una pelle d'oca che non scorderà facilmente. Non mi aspettavo un racconto così dal padre di Sherlock Holmes e ne sono rimasta affascinata.

Una piccola nota sull'ultimo racconto, Tre di loro (eng. Three of Them): se ti piacciono i racconti familiari, questo ritratto di vita fa proprio per te. Questa è l'unica storia che si scollega abbastanza dagli altri racconti perché priva di una trama principale e descrizione accogliente di esperienze familiari molto rilassanti. 

Per quanto riguarda la raccolta in generale, tutti i racconti sono ben strutturati, originali e, pur se diversi tra loro, si legano bene l'uno all'altro per lo stile narrativo. Da un punto di vista tematico, invece, ho apprezzato moltissimo la diversità di ogni racconto e la capacità di Doyle nell'adattare la sua scrittura a generi diversi pur mantenendo una sua personale cifra stilistica. Sono racconti caratterizzati da ironia, spesso macabra e agghiacciante, piacevoli da leggere e anche da guardare per la veste grafica che è stata donata loro da ABEditore. Un'ottima lettura!

Ci leggiamo presto con un'altra recensione...la lista è lunga! 

Buona settimane e buone letture,

Francesca, Le ore dentro ai libri

lunedì 22 gennaio 2018

gennaio 22, 2018

Book Haul & Wrap Up #12



Fare un Book Haul & Wrap Up cumulativo di due mesi è sempre un problema, soprattutto se c'è di mezzo qualche festività o fiera come in questo caso. Novembre e dicembre, in particolar modo quest'ultimo, sono stati due mesi pieni di acquisti e regali e potrai immaginare bene il motivo. Per quanto riguarda le letture, invece, diciamo che ho un po' rallentato verso la fine dell'anno per una serie di motivi tra cui gli esami all'università. Sono molto felice, comunque, dei libri letti durante l'intero anno appena terminato, perciò va bene così.

Parlando di acquisti, a novembre ho cercato di tenere le mani lontano dal portafoglio e ci sono riuscita più o meno fino a fine mese: con l'arrivo sempre più imminente del Natale, ho deciso di iniziare a prepararmi anche con i libri e anticipare qualche auto-regalo senza fare troppi danni.

Quando sento il bisogno di comprare altri libri ma non voglio spendere troppo mi oriento su letture brevi o libri in promozione. Questo è stato il caso di Non sapere il greco di Virginia Woolf, edito Garzanti, un libricino di novanta pagine che raccoglie ben quattro saggi firmati dalla penna modernista più famosa d'Inghilterra. Sarà la mancanza di sapere il greco che ha suscitato tanta curiosità o il fatto che in un formato così piccolo - e ad un prezzo ridicolo - potessi trovare un tesoro simile e nel giro di qualche minuto passato in libreria mi sono accaparrata anche quest'altro libro su Virginia Woolf.


Un acquisto cumulativo su Amazon ha compreso un libro a metà prezzo e altri due in preparazione del Natale. Nel primo caso parlo di Il carattere dei cani di Robert Louis Stevenson, edito Elliot. Ormai sai che non posso resistere ai libri di piccole dimensioni di questa casa editrice: oltre ad essere ben fatti esternamente contengono al loro interno storie, che siano romanzate o sotto forma di saggi, sempre interessanti e inedite.

Degli acquisti a tema natalizio, invece, puoi leggere nell'articolo sulle Letture a tema del mese scorso, perciò buona lettura!


Dicembre è stato anche il mese di Più Libri Più Liberi al quale ho fatto, naturalmente, incetta di libri. Gli eventi ai quali ho partecipato sono stati diversi e hanno ispirato i miei acquisti: primo tra tutti, un libro molto particolare la cui lingua originale è una variante dell'irlandese, Parole nella polvere di Mairtin O'Cadhain, edito Lindau e  presentato magistralmente alla Fiera da Fabio Pedone, Enrico Terrinoni ed Edoardo Camurri. Un romanzo costruito su dialoghi tra morti nell'Irlanda degli anni '40 che mette in scena un aldilà quotidiano e decisamente spassoso.

Il secondo acquisto di PLPL è un libricino consigliato da Stefania di I libri di Charlotte: L'arte dell'attesa di Andrea Köhler, edito ADDEditore. Il titolo spiega molto bene l'argomento di questo libro nel quale l'autrice indaga "quello spazio di tempo in cui ciò che deve compiersi è ancora un'idea e il nostro cuore è sospeso tra un qui e un altrove". Riuscire a gestire l'attesa, lunga o breve che sia, è uno dei buoni propositi per il nuovo anno, perciò questo libro è arrivato proprio nel momento giusto.


Un piccolissimo acquisto in Fiera ha compreso i pacchettini di lettere de L'orma Editore che avevo puntato da un po' di mesi. Li ho visti per l'ennesima volta e mi sono finalmente decisa a prenderne due: le lettere di Mary Shelley "I miei sogni mi appartengono" e quelle di Charlotte Brontë "Ma la vita  è una battaglia". Il primo, in particolare, ha suscitato la mia curiosità nel momento in cui ho collegato il titolo dato alla raccolta di lettere ad un fatto che si racconta spesso sull'autrice inglese, ossia che l'idea di Frankenstein le sia venuta proprio in sogno. La curiosità, invece, per le lettere della Brontë deriva dall'interesse che ho nei confronti della vita di questa autrice, di cui ho letto Jane Eyre, il mio classico preferito.


Quattro libri che parlano di libri sono entrati a far parte della mia libreria durante Più Libri. Il primo è Vite che sono la tua di Paolo Di Paolo (Laterza) nel quale l'autore racconta 27 romanzi da cui "ho riportato qualcosa che non ho ancora perso". Mi piace l'idea di questo libro e, già dalla prefazione, mi sembra un'ottima lettura, ben scritta e ponderata. Ti farò sapere. Il secondo titolo è Lo scrittore nel labirinto di ogni giorno di Gabriel García Márquez (Giulio Perrone Editore), un'intervista che Rodolfo Braceli ha avuto l'onore di fare nel 1996 all'autore argentino."Eccezionale guida nel labirinto della creatività e della vita, Márquez ci invita a non temere anche la vertigine e il tormento dello scrivere". Terzo libro, I libri sono sempre figli ribelli di Giulio Perrone e Paolo Di Paolo (Giulio Perrone Editore), un manuale che affronta tutte le sfaccettature possibili di un libro partendo dal presupposto borgesiano che una volta creati siano "creature" indipendenti, proprio come dei figli. Quarto ed ultimo libro o libricino è Libri, libri! di Federico García Lorca, un gioiellino di sole trenta pagine pubblicato da Edizioni Estemporanee in cui viene riportato fedelmente il discorso del poeta spagnolo in occasione dell'apertura della biblioteca comunale di Fuente Vaqueros. Un testo che di sicuro parte da presupposti molto ottimisti ma non irrealistici riguardo il mondo della cultura e il ruolo fondamentale che essa svolge all'interno della società. E' un libro da non perdere!

C'è stato un autore che nel mese di dicembre ha monopolizzato i miei pensieri ed è Francis Scott Fitzgerald. Il fatto che fosse sempre tra i miei pensieri mi ha spinta ad acquistare due libricini molto particolari: il primo, Vivere con 36000 dollari all'anno edito Mattioli che contiene quattro articoli a sfondo autobiografico, e il secondo Alla tua età edito Nuova Editrice Berti, che riporta due racconti inediti in Italia ambientati nel Minnesota.

A dicembre ho approfittato delle vacanze di Natale per fare un salto a Milano e naturalmente sono tornata a casa con un numero imbarazzante di libri, in gran parte anche grazie ad ABEditore che sono andata a trovare. Insieme alle guide musicali come N come Natale a cura di Walter Gatti e In musica suonano meglio di Paolo Colombo, ho praticamente terminato la bellissima collezione della collana Piccoli Mondi: L'avvelenatrice di Alexandre Dumas, un breve romanzo storico che si ispira alle vicende della Marchesa di Brinvilliers e alle sue capacità di maneggiare i veleni; L'arte di far debiti di Antonio Ghislanzoni, un testo decisamente umoristico di fine '800; L'uomo che conservava il suo denaro in una scatola di Anthony Trollope, o la storia della scatola del signor Greene che scompare magicamente nonostante tutte le premure del proprietario...che fine avrà fatto?; ultimo ma non ultimo è parte di un regalo di Natale, La banconota da un milione di sterline di Mark Twain, che contiene, oltre al racconto che dà il titolo al libro, anche un secondo scritto, Il mio orologio.



Continuiamo con una piccola anticipazione dei regali di Natale inserendo La compagnia dei viaggiatori del tempo di Massimo Acciai Baggiani, un libro che racconta delle storie nella storia di dodici amici che si incontrano settimanalmente per esplorare il mondo attraverso i propri racconti. Ultimo regalo ma non meno importante della dolce Antonella, del mastro grafico Lorenzo e dell'ospitale Alessandro, è stato Novelle dei morti di Jennifer Radulovic: una raccolta di racconti gotici sulla scia del lascito ottocentesco. Inutile, o forse no, elogiare la bravura dei ragazzi che lavorano con questi libri e l'impegno che mettono nel crearne sempre di nuovi e originali. Ah, se ti va, ti consiglio di dare un'occhiata all'ultimo progetto di questa casa editrice, L'imbustastorie...non te ne pentirai!

Milano, ho scoperto, è anche la città dei libri usati e non mi sono fatta scappare una visita alle librerie specializzate. I risultati sono L'imprevedibile viaggio di Harold Fry di Rachel Joyce, un libro sul quale avevo messo gli occhi da un po' di tempo, e Fermate il boia di Agatha Christie in un'edizione speciale de Il corriere della Sera. Conto totale? Poco più di cinque euro. Per due libri. Di cui uno in copertina rigida. Milano, ci rivedremo molto presto.


Dulcis in fundo, i regali di Natale. Quest'anno mi posso dire molto soddisfatta di ciò che ho ricevuto non solo perché i regali sono stati quasi solo libri ma soprattutto perché sono state sorprese.

Non ti ho annunciato che probabilmente questo nuovo anno sarà dedicato in particolar modo alla lettura di Virginia Woolf. Oltre al fatto che è da tanto ormai che rimando, si è aggiunto anche un altro motivo a questa scelta e riguarda proprio i regali di Natale. Diario di una scrittrice (Beat) e Voltando pagina (Il saggiatore) sono stati inseriti tra le prossime letture e sono stati due regali fantastici che non mi sarei mai aspettata di ricevere. Il primo è la raccolta di una selezione di memorie, riflessioni e aneddoti dell'autrice riguardo la sua attività di scrittrice e critico letterario. Il secondo volume, anch'esso una raccolta curata da Liliana Rampello, propone al lettore più di settanta saggi scritti dalla Woolf tra il 1904 e il 1941. Un libro da non farsi scappare. Avrò un bel po' da smaltire della Woolf e non vedo l'ora di intraprendere questa nuova avventura.


Passiamo, ora, a due libri particolarmente belli non solo per il contenuto ma anche dal punto di vista estetico. Il primo, una chicca da regalare agli appassionati di letteratura, è The Literature Book, una guida infografica sulla letteratura mondiale dagli albori ai giorni nostri. Non aspettarti una storia letteraria alla Mario Praz perché non è l'obiettivo di questo volume, bensì aspettati una guida ben fatta che spiega la letteratura in modo semplice attraverso diagrammi e didascalie. Il sottotitolo del libro, infatti, riporta: Big ideas, simply explained. Il secondo libro è, in realtà, il cofanetto di quattro dei racconti più famosi di J. R. R. Tolkien, The Tolkien Treasury (Harper&Collins). La bellezza di questo cofanetto è indescrivibile, potrei stare ore ad elogiare solamente le illustrazioni, ma meglio dirti quali sono i racconti in questione: The Adventures of Tom Bombadil, Farmer Giles of Ham, Roverandom e Smith of Wootton Major.





Un ulteriore libro molto particolare è Atlante leggendario delle strade d'Islanda pubblicato da Iperborea e tradotto da Silvia Cosimini. Avevo messo gli occhi su questo libro da quando era uscito, ma non mi ero mai decisa a prenderlo - stesso problema che ho avuto con Fiabe svedesi - ma, per fortuna, è venuta in aiuto la mia mamma che ha deciso di regalarmelo per Natale. Il libro è bellissimo, interessante e perfetto da leggere durante le stagioni fredde. Non vedo l'ora di iniziare la lettura anche di questo...

Ultimi ma non ultimi, due libri che proprio non mi aspettavo da due carissime amiche che ho conosciuto proprio attraverso il mondo dei libri. I loro regali hanno concluso le mie travagliate vacanze natalizie nel modo più dolce che potessi desiderare. Come Proust può cambiarvi la vita di Alain de Botton (Guanda) è stato il regalo di Sara, dottoranda in fase conclusiva specializzata e appassionata proprio di Marcel Proust. Nel libro di de Botton che Sara mi ha sapientemente regalato, l'autore si propone di presentare Proust in vesti più confortanti in modo da spogliarlo di quell'aura spaventosa della quale ogni lettore si sente intimorito. Il secondo pensiero di Natale è il regalo di Stefania, la stessa blogger che mi aveva consigliato L'arte dell'attesa a Più Libri Più Liberi. L'altra figlia di Annie Ernaux (L'orma) è arrivato a casa impacchettato con cura e mi incuriosisce di più ogni giorno che lo osservo. Non ho mai letto nulla di Annie Ernaux e questa prima esperienza mi sembra perfetta: il libro è di piccole dimensioni e poche pagine...spero di avere le stesse buone impressioni che ha avuto Stefania.


- Wrap Up -
resoconto delle ultime letture

Visto che mi sono dilungata abbastanza sugli acquisti degli ultimi due mesi - e giuro che non succederà di nuovo di lasciarmi così tanti libri di cui parlare - sarò molto breve riguardo le ultime letture.

Dicembre e novembre, ti ho già anticipato, sono stati mesi un po' poveri di letture ma non per questo meno intensi. A novembre ho terminato la lettura di Danger! E altre storie di Sir Arthur Conan Doyle (ABEditore) che ho intenzione di recensire nei prossimi giorni perché è una raccolta di racconti che vale davvero la pena leggere. Geniali, inquietanti e anche molto delicati, Conan Doyle mi ha davvero stupita. E sì, la grafica del libro è sensazionale, lo ripeterò fino allo sfinimento!

Devo fare una nota su un racconto che, invece, ho letto per l'università e che mi ha stregata. Si tratta di A Rose for Emily di William Faulkner, autore americano del secolo scorso. Parlavo di racconti inquietanti qualche riga fa ed eccolo qui, un racconto da brividi sotto ogni punto di vista, dalla forma al contenuto passando per la stilistica. Consigliatissimo!

Verso la fine dell'anno ho anche terminato Matilda di Roald Dahl (Puffin Books), un libro al quale tenevo molto e che avrei voluto non finisse mai. Dopo tanti anni che non succedeva, una volta chiuso il libro è scesa una lacrima di commozione e non vedo l'ora di scrivere qualcosa su questa bellissima storia.

Il mio 2017 di letture si è concluso sulle note misteriose di Agatha Christie, con Poirot a Styles Court, ultimo libro letto dell'anno vecchio e il primo finito dell'anno nuovo. La prima avventura di Poirot è semplice ma non banale e riesce a tenere il lettore incollato alla pagina fino alla fine. Ho letto questo libro in quattro giorni, se non sbaglio, e un motivo è proprio la struttura della storia.

Credo di aver scritto abbastanza per oggi e so di averne da scrivere per i prossimi giorni. Ci sono moltissime recensioni in programma per le prossime settimane e spero davvero di riuscire a portare tutti questi piccoli progetti a termine. Ti ringrazio, caro lettore, per avermi fatto compagnia nell'anno che si è concluso, ormai, da quasi un mese, e per aver fatto crescere non solo il blog ma anche, e soprattutto, la voglia di raccontarti i libri.

Ti auguro un anno pieno di letture e di soddisfazioni. Ci leggiamo presto,

Francesca, Le ore dentro ai libri.

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