giovedì 28 settembre 2017

"Mary Shelley e la maledizione del lago" di Adriano Angelini Sut - Giulio Perrone Editore

Buongiorno e buon...giovedì! Che strano vedere un post questo giorno della settimana, vero? Oppure, che strano vedere un post dopo tutto questo tempo. Tra impegni universitari e letterari tra cui il Festivaletteratura di Mantova, non sapevo veramente a chi dare i resti. Gli impegni non sono di certo finiti, perché si sa, quelli non finiscono mai, ma aumentano e diminuiscono a seconda del periodo dell'anno. E spero che per questo autunno siano finiti quelli più importanti.

Per quanto riguarda il blog, sono in programma molti, moltissimi (forse anche troppi) articoli da pubblicare sui libri letti, da leggere e le nuove uscite, perciò non c'è tempo da perdere.

Oggi, però, in occasione della sua uscita, ti segnalo un libro molto interessante che ho avuto il piacere di leggere in anteprima grazie a Giulio Perrone Editore

Buona lettura!

Autore: Adriano Angelini Sut
Titolo: Mary Shelley e la maledizione del lago
Edizione: Giulio Perrone Editore, 2017

Recensione:

Se mi segui su Instagram saprai che ultimamente Mary Shelley è entrata a far parte del circolo delle scrittrici femminili da leggere nell'immediato futuro e ne approfitto anche in occasione dei 220 anni dalla nascita dell'autrice!

 Le ragioni sono molto semplici e riguardano, come per le altre scrittrici (vedi Agatha Christie o Virginia Woolf), la parte più sconosciuta della loro vita letteraria e privata.  

Leggevo, proprio a proposito di conoscere e decostruire la grandezza di famosi autori, un articolo di Alessandro Piperno su La Lettura (numero 270): Il colmo di un gran romanziere? Essere un saggista impazzito. Lo scrittore riporta l'impressione di Alberto Arbasino: "per lui conoscere i Grandi, o almeno conoscere chi li ha conosciuti [...] è istruttivo. Ti consente di de-simbolizzare, demistificare. [...] E' un vaccino contro l'idolatria, un modo per restituire umanità alla letteratura e togliere letterarietà all'umanità."

Ecco, io credo che quest'ultimo libro letto si renda partecipe di questo processo di restituzione di umanità alla letteratura, anche se in maniera del tutto personale e particolare.

Il libro di Angelini Sut ha una narrativa tutta su: la storia narrata è quella di una persona vissuta nel mondo reale -Mary Shelley, appunto- e riportata al lettore sotto forma di romanzo, nell'accezione anglosassone di "novel" (in cui c'è uno sviluppo dei personaggi all'interno di un quadro sociale ben definito).

Inizialmente non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo questa tecnica e devo ammettere, a lettura ultimata, di non esserci riuscita a pieno come avrei voluto, ma funziona. Funziona perché porta il lettore all'interno di una storia ben definita e che, seppur già scritta -dalla vita stessa-, viene resa godibile come una storia inventata da zero

Non avevo mai letto biografie romanzate, ma questa mi ha convinto

Lo stile dell'autore aiuta sicuramente la lettura, perché la narrazione è fluida e spesso -più di quanto mi sarei immaginata- emozionante e interessante. Il pensiero di star comunque leggendo una biografia non disturba e, anzi, forse viene reso ancora più interessante dagli inserimenti sporadici di fonti.

L'aspetto più particolare, infatti, è questo continuo meccanismo di entrata-uscita dalla storia romanzata: Angelini Sut guida il lettore nella vita di Mary Shelley -prima bambina e poi donna, letterata, scrittrice, amante- attraverso richiami alle fonti, passaggi di lettere realmente esistite e anticipazioni temporali tipiche, ad esempio, di una biografia. Tutto ciò avviene con delicatezza e giusta intromissione dell'autore. 

La scelta dei contenuti è significativa. Anziché partire, come ci si aspetterebbe, dalla nascita di Mary Shelley, la storia si sviluppa a partire da una figura fondamentale nella vita dell'autrice di Frankenstein: sua madre Mary Wollstonecraft. 

Mi ha colpito molto l'abilità dell'autore nel mettere in mostra dei particolari o eventi apparentemente casuali o insignificanti in modo da renderli centrali per lo sviluppo della piccola Mary Shelley. A partire dai racconti di Samuel Taylor Coleridge venuto a far visita a casa Godwin, o dalle leggende sui castelli maledetti in Germania, il lettore viene trasportato in una curiosa rete di eventi che, alla fine, si ricollegheranno tra loro. 

Perciò, se hai voglia di staccare dalle solite letture, forse questa biografia romanzata fa al caso tuo. Buona lettura!

Ci leggiamo presto con un nuovo articolo, buona giornata.

Francesca, Le ore dentro ai libri.

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